Francesco Mariani, cuoco e vignaiolo a Montefalco, in Umbria. Produce vini da agricoltura biodinamica insieme all’amico e collaboratore Andrea Mattioli. “Raína” era il soprannome del contadino che prima di loro coltivava queste terre. Con tale nome hanno voluto mantenere vivo il legame con il passato. La loro cantina nasce nel 2002. I vigneti, 10 ettari impiantati tra il 2002 e il 2008, sono posti ad una quota compresa tra 220 e 300 metri sul livello del mare. Il suolo che li compone è di medio impasto, ricco di scheletro. L’esposizione è principalmente a sud-est. Il sistema di allevamento è il cordone speronato per le uve a bacca rossa e il guyot per quelle a bacca bianca.
Dal 2012 praticano l'agricoltura biodinamica. Il vignaiolo, secondo loro, ha innanzitutto il compito di custodire la terra che lo ospita. Egli deve puntare a mantenere nel tempo la ricchezza del suolo da cui trae i frutti del suo lavoro, senza sfruttarlo passivamente per mere ragioni economiche, né impoverendolo progressivamente con l’uso della chimica. In tale ottica, la biodinamica a loro voce è la sola via possibile.
In cantina non utilizzano alcun prodotto chimico al di fuori di un uso ridotto di solfiti. Le fermentazioni possono avvenire spontaneamente o grazie all'inoculo di piedi di fermentazione preparati con le loro uve, senza quindi ricorrere mai ai lieviti selezionati e agli attivanti di fermentazione. Non utilizzano altri prodotti che alterano la natura del vino.